L’Alzheimer è una malattia in crescita dal punto di vista del numero dei casi e a oggi non ha una cura specifica, tranne il trattamento dei sintomi e il rallentamento del suo progresso. Molto dipende dalla precocità della diagnosi ma le metodiche diagnostiche attuali non possono essere messe in atto se nona fronte di un sospetto di malattia, cioè quando i sintomi sono già presenti.
E’ stata presentata, invece, una nuova metodologia diagnostica realizzata analizzando gli occhi. La ricerca è stata presentata a Seattle nel corso del Meeting annuale dell’Association for Research in Vision and Oftalmology dalla Dott.ssa Claudia Santos, ricercatrice che ha messo a punto tale metodica. Si tratta di eseguire una tomografia ottica computerizzata e un’auto fluorescenza laser blu per evidenziare la presenza di corpuscoli anomali nella retina, costituiti dalla proteina amiloide, tipica della presenza di tale malattia.
La proteina, se presente, indica la predisposizione all’Alzheimer ben prima che inizino a manifestarsi i sintomi, consentendo un serrato follow up e una cura precocissima che permette risultati decisamente lusinghieri.