La perturbazione che ha interessato una buona fetta dell’italia è transitata verso altri lidi, lasciando il territorio di Brindisi e della sua Provincia con gravi danni. Non soltanto la pioggia ha fatto disastri, con allagamenti che hanno danneggiato abitazioni civili, attività produttive e commerciali, anche la tromba d’aria che si è abbattuta particolarmente sull’abitato di Mesagne ha scoperchiato i tetti delle case e danneggiato capannoni.
Sul territorio di Francavilla Fontana si registrano disagi anche nell’area industriale. Non si può fermare il vento, né la pioggia torrenziale ma se il sistema della Protezione Civile dirama un’allerta meteo lo fa per consentire agli abitanti di correre in qualche modo ai ripari e cercare di limitare i danni. La polemica in atto riguarda proprio questo: l’allerta meteo è stata data dalla mezzanotte del 6 ottobre, tramite comunicazione ufficiale al Comune di Brindisi ma è stata diramata alla popolazione soltanto al mattino, dopo le ore 8, quando ormai la furia degli eventi si era già scatenata.
Perché questo ritardo che ha vanificato l’allerta della Protezione Civile? Forse i danni avrebbero potuto essere più limitati se fosse stata diramata tempestivamente.